GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2022: LA COMMISSIONE PROPONE NORME MIRANTI A COMBATTERE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE E LA VIOLENZA DOMESTICA A LIVELLO DELL’UE

La Commissione europea ha proposto nuove norme miranti a combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica a livello dell’UE. La direttiva proposta renderà penalmente perseguibili lo stupro come atto basato sulla mancanza di consenso, le mutilazioni genitali femminili e la violenza online, in particolare: la condivisione non consensuale di immagini intime, lo stalking online, le molestie online e l’incitamento alla violenza o all’odio online. Le nuove norme, inoltre, rafforzano l’accesso delle vittime alla giustizia e sollecitano gli Stati membri ad instaurare un sistema di sportello unico, con servizi di assistenza e protezione ubicati tutti nello stesso luogo. Le vittime dovrebbero poter chiedere un risarcimento nel corso del procedimento penale. La proposta invita inoltre a predisporre un’assistenza specialistica e una protezione adeguate, ad esempio istituendo linee gratuite di assistenza telefonica e creando centri antistupro. Prevede infine un’assistenza mirata per i gruppi con esigenze specifiche o a rischio, comprese le donne che fuggono dai conflitti armati. La necessità di prevenire e combattere la violenza contro le donne, proteggere le vittime e punire gli autori di questi reati è stata annunciata negli orientamenti politici della Presidente von der Leyen quale priorità fondamentale della Commissione e rientra nella strategia per la parità di genere 2020-2025. Nell’ambito dell’attuale azione della Commissione mirante a contrastare la violenza di genere e promuovere la parità e nel quadro del nuovo programma di finanziamento “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori”, la cui dotazione è pari a 1,55 miliardi di €, sono disponibili, per il 2022, 30,5 milioni di € per progetti volti a prevenire e combattere la violenza contro le donne e i minori e 6,8 milioni di € per progetti che promuovono il pieno esercizio, da parte delle donne, dei diritti loro spettanti, la libertà dagli stereotipi di genere, l’equilibrio tra la vita professionale e la vita privata, l’emancipazione femminile e l’integrazione della dimensione di genere.